lunedì 9 marzo 2009

Oggetto: consultazioni elettorali 2009

u.i.l.s.
Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti
00184 Roma – via Baccina, 62 tel. 06.6797812 fax 06.6797661
e.mail: info@uils.it

onsultazioni elettorali 2009
ARTIGIANI AGRICOLTORI COMMERCIANTI LAVORATORI E PROFESSIONISTI
INVITO A PARTECIPARE ALLE PROSSIME ELEZIONI CON LA LISTA U.I.L.S.
gli elettori che si riconoscono nei principi ispiratori del nuovo soggetto politico U.I.L.S. (Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti), che desiderano partecipare alla crescita, allo sviluppo e al miglioramento della vita sociale del paese in cui risiedono e che intendono presentarsi come candidati alle prossime elezioni con la U I L S, sono invitati a prendere visione delle norme statutarie che disciplinano le condizioni di partecipazione alle liste elettorali. http://www.uils.it/
Il Presidente U.I.L.S.
Antonino Gasparo

n.b. Le consultazioni elettorali riguardano Europee provinciali e comunali

La Campania unica regione d ´Italia con 4 comuni di 4 province che hanno istituito il registro comunale dei testamenti Biologici.

Il giorno 9 Marzo, ore 11, presso Spazio Donna, Piazza Ferrovia:
Presentazione Registri comunali e Firma dei testamenti biologici e attivazione del registro comunale delle dichiarazioni di volontà.
L ´associazione Onlus Gli Amici di Eleonora, il mese scorso, ha formalizzato a tutti i Sindaci della Regione Campania, la richiesta di istituzione del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di volontà, per rendere più democratica ed accessibile la possibilità dei cittadini di sottoscrivere il loro testamento etico.
La Cellula Coscioni di Salerno con i dirigenti, ha sollecitato anch´essa alcuni Sindaci Campani al fine di istituire i registri comunali per il testamento biologico.
Congiuntamente, in considerazione degli sviluppi del dibattito parlamentare sul testamento etico, e partecipando al dibattito politico legislativo sul testamento biologico con l `íniziativa Senatori per 2 ore lanciata dai Deputati radicali nel PD, saranno presentate le prime dichiarazioni anticipate di volontà,al fine di sollecitare sostanziali modifiche alla proposta di legge Calabrò.

Grazie all´Associazione Amici di Eleonora e alla Cellula Coscioni di Salerno con i suoi dirigenti ad oggi e stata già deliberata l’istituzione del registro comunale nei seguenti Comuni: Conza della Campania (AV), Curti ( CE), Quarto di Napoli (NA),Torre Orsaia (SA).

Nella iniziativa pubblica di presentazione, firmeranno i loro testamenti biologici, tra gli altri:
- Margherita Rocco e Claudio Lunghini, Presidente e Segretario della Onlus Gli Amici di Eleonora;
- Filomena Gallo, Vicepresidente Nazionale dell´ Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica;
- Mariangela Perelli e Michele Capano Presidente e Consigliere dell´ Associazione Coscioni di Salerno;
- Filippo Vettone responsabile dei radicali di Curti e Caserta;
I testamenti etici verranno firmati alla presenza dell’Assessore Provinciale alla Qualità della Vita, Prof. Pierangelo Cardalesi, che, fungendo da Pubblico Ufficiale, autenticherà le firme.

Le dichiarazioni anticipate di volontà, verranno poi consegnati al Sindaco di Torre Orsaia, Dott.ssa Giuseppa Vairo, che provvederà a registrarli nell’albo comunale appena istituito con apposita delibera della Giunta Comunale.
Copia del testamento etico registrato sarà altresì inviato ai Comuni di residenza dei singoli firmatari,alle A.S.L. di competenza territoriale e al Ministero della Salute.

L’iniziativa si svolgerà:
LUNEDI’ 9 MARZO 2009- ore 11,00, presso la sede “ Spazio donna “, in piazza Ferrovia Salerno.
Alla cerimonia saranno presenti :
Mina Welby, Dirigente Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica;
Filomena Gallo, Vice segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica;
Pierangelo Cardalesi, Assessore Qualità della Vita della Provincia di Salerno;
Michele Ragosta, Consigliere Regionale;
Giuseppa Vairo, Sindaco di Torre Orsaia;
Claudio Lunghini, già Associazione Amici di Eleonora e segretario Cellula Luca Coscioni Salerno;
Michele Capano, Direzione Radicali Italiani, Coordinatore cellula Coscioni Salerno;
MAriangela Perelli, Presidente Cellula Coscioni Salerno.



LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NEL MESE DI FEBBRAIO 2009 E' AUMENTATA RISPETTO ALLO STESSO MESE DEL 2008 DEL 1.048% LO AFFERMA L'INPS.

Nell’industria metalmeccanica a Febbraio la Cassa Integrazione Ordinaria è cresciuta di più del 1.048% rispetto allo stesso mese del 2008. I dati pubblicati dall’INPS confermano la gravità della crisi nell’insieme dei settori dell’industria metalmeccanica: Con 23 milioni di ore di Cassa Integrazione Guadagni nel solo mese di Febbraio 2009, e con un incremento del 430% sullo stesso periodo dello scorso anno, tali settori rappresentano più del 60% di tutta la Cassa Integrazione Guadagni nell’industria”.Il pacchetto di ore è pari all’assenza dal lavoro per l’intero mese di 150.000 lavoratori. In realtà, i soggetti interessati dalla Cassa Integrazione guadagni superano le 200.000 unità dato che la sospensione è realizzata in molte aziende, a rotazione, mediamente riguarda un periodo di due o tre settimane. Se si guarda alla sola Cassa Integrazione Ordinaria , inoltre, si registra un aumento vertiginoso di oltre il 1.048% rispetto al fFbbraio 2008, confermando l’andamento preoccupante del dicembre 2008, che aveva avuto poi una lieve attenuazione nel mese di Gennaio 2009.Le regioni più colpite sono il Piemonte e la Lombardia, che rappresentano oltre il 60% di tutta la Cassa Integrazione guadagni del settore e il 53% della totalità dei metalmeccanici. Segnali particolarmente negativi arrivano da Marche e Campania, dove si registra una vera e propria esplosione della cassa integrazione straordinaria. Nel periodo Novembre 2008-Febbraio 2009, sono state autorizzate dall’Inps, per le aziende metalmeccaniche, oltre 67 milioni di ore di Cassa Iintegrazione Guadagni . Tra queste, 50,3 milioni di ore riguardano la Cassa Integrazione guadagni Ordinaria, che ha interessato centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Una condizione socialmente insostenibile che rischia di protrarsi, se non di aggravarsi, nel corso dell’anno, con una perdita di salario che varia oramai tra il 40 e il 50% dello stipendio mensile, senza considerare che è frequente che in una stessa famiglia siano in cassa integrazione sia la moglie che il marito.Oppure, come nelle regioni Meridionali, siamo di fronte ad un solo reddito.
Napoli, 08/03/09

Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

CAPITA SEMPRE A LORO. E' UN CASO O E' VOLUTO?

LE OCCASIONI DEI POLITICI , SINDACALISTI E GIORNALISTI.
Diversi mesi fa, venne alla luce il fatto che alcuni Politici avevano acquistato- a Roma - , a prezzi super- agevolati, appartamenti di proprietà di Enti pubblici o di grandi Imprese Private.
Qualche Politico, con notevole incarico ministeriale, minacciò di querelare chi avesse tentato di trattare la “questione” con un criterio di “parte” perché aveva acquistato alcuni appartamenti per la sua famiglia e si era indebitato con le Banche facendo un “mutuo”.
Oggi si scopre che parte del Patrimonio della regione Campania è fittato, a prezzi agevolati, a Politici, Sindacalisti e Giornalisti, ed aggiungiamo, che solo dopo che la “questione” è stata sollevata dalla stampa, è avvenuto un adeguamento dei fitti .In entrambi le situazioni le “giustificazioni” sono state simili .
A noi cittadini comuni sorge una domanda: “Capita sempre a loro!!!
E' possibile fare un bando pubblico a cui tutti possono partecipare? E' difficile?
Napoli, 09/03/09

Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

DALLA CRISI SI ‘ESCE’ “DAL LATO DELLA DOMANDA

Le risposte, fino a questo momento, elaborate e date alla crisi finanziaria internazionale sono, per lo più intervenute, “dal lato dell’offerta”, in particolare dell’offerta di credito. Il che sembrerebbe essere giustificato dall’origine di questo ciclo ma questa strategia, tuttavia, continua ad alimentare il settore creditizio che, insieme a quello finanziario, ha prodotto il sistema attualmente in crisi, quello della “finanziarizzazione” appunto, che ha consentito la formazione di extraprofitti concentrati nelle mani di ‘pochi’ guru. Miliardi di dollari e di euro sono già stati ‘buttati’ in questo enorme ‘buco nero’, ma senza che ciò abbia portato il che minimo giovamento ai bilanci delle maggiori banche d’affari ed anzi, in un progressivo processo di avvitamento, ha prodotto, di contro, ulteriori tonfi borsistici determinati dall’ostilità dei mercati verso l’ingresso del pubblico nel capitale azionario degli istituti creditizi e finanziari. Siamo al paradossale: il salvataggio delle banche da parte dello Stato – con risorse pubbliche – aggrava anziché contribuire a risanare i bilanci. La nazionalizzazione viene, dunque, osteggiata dal sistema bancario e finanziario mentre la sterilizzazione (vedi “bad bank”, ipotesi originaria del Piano Poulson ora riproposta da Timothy Gartner) pone seri problemi sul piano del prezzo degli asset ‘tossici’: venderli allo Stato al prezzo di mercato (come ‘carta straccia’) oppure stabilire le quotazioni secondo altri criteri (come, ad esempio, riportare i prezzi in base alle condizioni di mercato che vigevano prima del ‘collasso’)?
Specularmene si possono fare le stesse considerazioni per quanto riguarda il capitale industriale che è propenso ad accettare l’ingresso del pubblico nel proprio capitale azionario, a condizione però che i titoli vengano acquistati alle quotazioni di mercato precedenti il fallimento Lehman Brothers (in questo senso la proposta Giavazzi e Caballero) per poi essere rivendute allo stesso prezzo dopo che la crisi sarà alle spalle, ignorando le ingenti perdite sul bilancio pubblico.
Torniamo, però, all’offerta di credito. In effetti, la crisi finanziaria ha prodotto un fenomeno di credit crunch, ossia di restrizione del credito per i singoli privati e per le imprese che dipendono, in modo cruciale, da questi canali di finanziamento. Dunque, in linea di ragionamento, il sostegno alla liquidità del sistema è un intervento coerente. Tuttavia, questa liquidità – garantita attraverso operazioni di ricapitalizzazione – non ha comportato un ampliamento del flusso di credito a favore delle imprese così come stanno a testimoniare i dati dell’Abi e un comunicato della BCE in questo senso del gennaio scorso. Dall’altra parte, la domanda di credito per investimenti è in ‘caduta libera’, a causa mancanza di ordinativi a sua volta dovuta al calo della domanda di beni di consumo. Dunque, sostenere l’offerta di credito è, certamente, un’operazione fondamentale in questa fase – purché poi le banche, però, recuperino una dimensione e funzione del credito territoriale e sganciata dai mercati finanziari – ma occorre anche, per completare l’intervento, porre in essere politiche di sostegno della domanda. Quando si parla di domanda, com’è noto, si fa riferimento sia agli investimenti che ai consumi e, pertanto, il sostegno va dato sia alle imprese che ai consumatori. Le uniche imprese che hanno usufruito di finanziamenti pubblici – sotto forma di aiuti di Stato autorizzati dalla Commissione Ue – sono state le grandi industrie, come quella dell’auto che, seppure caratterizzato da una profonda crisi industriale, ha ricevuto un sostegno attraverso gli incentivi alla rottamazione che costituiscono, evidentemente, soltanto una ‘toppa’ ma che non risolvono il problema di eccesso di capacità produttiva di questo settore. Per gli altri settori – complessivamente altrettanto importanti per il sistema produttivo e occupazionale – è mancata e tuttora manca una strategia complessiva di interventi.
Il sostegno ai redditi è poi un altro capitolo su cui l’intervento pubblico è latitante. I redditi, già falcidiati dalla “moderazione salariale” degli ultimi venti anni, non vengono opportunamente difesi e sostenuti in questa fase. La redistribuzione della ricchezza non è più soltanto una richiesta della sinistra ma anche dei liberal come Obama e dei new labour alla Brown, mentre non è su questa linea il ‘liberista di Stato’ Tremonti.
In particolare, in ‘casa nostra’, oltre al bonus famiglia e alla social card (strumenti decisi a giugno 2008 e quindi non ad hoc e per di più molto depotenziati nella fase attuativa) non ci sono stati interventi significativi. Inoltre, non esistono ammortizzatori sociali per tutti e, di recente, la proposta Franceschini di introdurre un salario per tutti coloro che (non rientrando nell’ambito di applicazione della cassa integrazione e dei sussidi di disoccupazione) dovessero perdere la propria occupazione nel corso del 2009, è stata dichiarata dal Governo inattuabile per problemi di copertura. Secondo i calcoli del Pd occorrerebbero non più di 5 miliardi di euro da recuperare, prevalentemente, attraverso la lotta all’evasione mentre secondo il Governo occorrerebbero addirittura 20-25 miliardi di euro (un punto e mezzo di Pil). L’Esecutivo, da parte sua, non ha alcuna intenzione di porre un freno all’evasione fiscale, anzi, al contrario, ha smantellato tutti gli strumenti esistenti e che si erano dimostrati molto efficaci: dalla tracciabilità dei pagamenti per i professionisti con la previsione di un conto corrente dedicato, a quella degli assegni, la soppressione dell’obbligo di allegare alla dichiarazione Iva gli elenchi clienti/fornitori e si potrebbe continuare. Questa ‘semplificazione’ potrebbe essere interpretata come sostegno indiretto alle PMI e al lavoro autonomo.
E’ delle ultime ore, inoltre, la proposta di integrare al rialzo l’indennità di fine rapporto – introdotta con la Legge 2/2009 - per tutti coloro (co.co.pro ecc.) che perderanno il lavoro nel biennio 2009-10; un’indennità che, ad ora, è pari al 10% della retribuzione dell’anno precedente (tra i 700 e i 1200 euro) sotto forma di una tantum. L’obiettivo di Sacconi è quello di portarla al 25%, coprendo la misura con il reperimento di un “gruzzoletto” da reperire nelle maglie del bilancio dello Stato. In ogni caso si tratterebbe di un intervento che, seppur realizzato, non inciderebbe in modo significativo sulla vita delle persone e sulla loro capacità di consumo.
In conclusione, appare necessario affiancare al sostegno dell’offerta di credito strumenti di sostegno e rilancio dei consumi e degli investimenti così da ridare linfa all’economia reale. Le risorse potrebbero essere, ad esempio, reperite: con un tassa patrimoniale sui grossi patrimoni, un’aliquota al 19,5% sui capital gain e una lotta serrata all’evasione fiscale. Nel ‘mirino’ dell’Esecutivo ci sono, invece, i Fondi per il Mezzogiorno e le pensioni (già decurtate dell’8% in conseguenza dell’adeguamento recente dei coefficienti di trasformazione). Si chiede ai più deboli, a coloro che hanno meno risorse di ‘pagare’ gli effetti nefasti di un sistema che ha fatto dell’inseguimento ad una sempre maggiore competitività (da realizzare con la riduzione dei costi di produzione – salari e stipendi in primis – così da ottenere profitti maggiori e rendere più appetibili le proprie azioni e, dunque, ottenere, per questa via, ulteriori ingenti profitti) la principale caratteristica di questo modello, oramai, in profonda crisi.
Perugia, 09/03/09

Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

mercoledì 4 marzo 2009